martedì 10 aprile 2012

Apri quel libro lì e leggimi qualcosa

Appunti di giornate passate a prendersi del sole alternato all'acqua che pulisce via ogni indecisione.
Appunti che poi diventano febbre alle ore 19:30 del lunedì pasquale e di ansia pre-serata.
Appunti che poi non diventano più appunti ma diventano lacrime.
Che giornate strane. Che sguardi strani e che sensazioni strane.
E' come se tutto quello che stessi facendo adesso fosse diventato amplificato. Nessuno capirà, credo.
Ma come faccio a spiegarvelo?
Nel dubbio taccio.
Ieri volevo scrivermi due frasi che mi son state dette. Non le ho segnate, e adesso non me le ricordo.
Machetelodicoaffare quanto sono stordita?
Ho cercato nei sogni non le ho trovate. Ho sognato poi dei soldi finti, li tenevo in mano stretti, compravo qualcosa e puff diventavano fogli bianchi.
Ho sognato poi che mi parlavi, mi raccontavi, ma cosa non lo so. Però mi raccontavi.
La cosa strana di tutta questa situazione è svegliarmi, oggi, che è martedì, senza più mezzo starnuto nè mezza linea di febbre. Le labbra segnate da un filodimatitarossanaturale e un po' di sole che ha colorato il mio viso.
Qualcuno direbbe:"C'era qualcosa che ti puzzava."

Silenzio.
Devo andare, intanto raccontami una storia.
Apri quel libro lì e leggimi qualcosa.

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