mercoledì 11 aprile 2012

MaSoprattuttoAccompagniIlBicchiereAllaBocca


Le mani quando sono impegnate a fare qualcosa sprigionano una sensualità e una bellezza ammaliante.
Io credo di essermi innamorata un sacco di volte prima delle mani e poi, non della persona.

I peggio stregoni mi hanno detto che son sinonimo di sicurezza, di protezione e, ovviamente Susanna,  è quello di cui ho bisogno, quello che cerchi, eh!
Ho sempre annuito ai peggio stregoni, perché mi hanno insegnato che a domanda è bene ascoltare la risposta, poi accettarla o meno è un altro discorso.

Non son poi così tanto sicura, è ovvio, chi non cerca sicurezza?

Si faccia avanti chi non ne ha bisogno, chi non vuol sapere cosa gli aspetta domani. Il vivreallajournè è passato di moda, io credo.

L'ultimo che credevo fosse un ribelle mi ha lasciato per partire per il lungo viaggio in solitaria alla InToTheWild. Dopo qualche mese vengo a sapere che è andato a convivere in centro città con la ex e ha aperto una ditta. Ed era proprio lui che mi ha riempito la testa dell'anti-sistema-società.
Cheteloficoaffare che oramai non van più di moda questi pensieri?
Ma questa è un'altra storia.

Mi sono auto-interpretata, le mani toccano, sentono, scaldano, provano, si bruciano e poi ci riprovano.
Le mani veicolano messaggi, baci, sanno parlare, sanno tacere e all'occorrenza ti accarezzano ma soprattutto ti abbracciano. E se per caso accompagnano un saluto meno freddo di quello verbale allora va tutto bene, forse meglio del previsto.

Con le mani sbucci le cipolle. Tanto per essere banali, anche le banane si.

Ma soprattutto accompagni il bicchiere alla bocca, ti sciogli i capelli al momento opportuno per sfoderare gli occhioni da cerbiatto e ottenere quello che si vuole.
Le mani prendono altre mani.
Le mani mie poi si sono abbronzate e senza smalto sembrano le mani di qualcun altro.

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