venerdì 27 aprile 2012

"Sii veramente gentile con le persone." Jim Rohn

Leggo. Oggi leggo.
Oggi non voglio parlare, non voglio ascoltare con le orecchie, ma solo con gli occhi.

Ho scelto una pessima giornata, visto i bimbi che affolleranno il mio pomeriggio e visto che arriverà qualcuno che mi chiederà con gli occhioni tondi tondi: "Mi aiuti a fare un tema?".
Non importa, l'importante è crederci.

Ho le orecchie piene di rumori, di discorsi, di negatività, preferivo del cerume, almeno quello si toglie con pochi accorgimenti.
Ripromettersi di passare una mattinata sola in casa ascoltando il niente, è stato motivo di nervosismo.
Ripetersi che si abita insieme ad altre persone che hanno esigenze come te, non è servito a molto.

Quindi le cose sono due, o mi riempio le orecchie di rumori oppure sto in silenzio io, e ascolto con gli occhi.
Difficile. Tremendamente difficile.
Impossibile rimanere concentrati se sei pieno di input. Problematiche da risolvere, organizzazione e l'orologio che va avanti. Troppo.

Per la cronaca, il mio girovita non si è rimpicciolito. Rimane lì, fermo e buono. E' il caso che comincio a farmelo piacere.
Stiamo lavorando per me e sicuramente anche per voi.

Leggo.
Ok.
L'ho già detto? Credo di si.
Leggo per il mio lavoro, leggo per piacere, il mio.
Leggo della storia del cibo, della cultura gastronomica, e di quel piacere che a tavola diventa realtà.

Qualcuno ha obiettato, il mio trascinare la tesi, il mio procastinare, il dire: Mi Laureo! e poi non farlo.
Io volevo dire a questa gente, a chi si ferma all'apparenza del bisogno di NonLaurearsiE'UnRimandareQuindiSeiInconcludente, che il motivo di questo approfondimento va oltre il vostro limite.

Scrivo di cibo, il mio nemico per molti anni, quello che mi è piaciuto, che mi è stato privato che poi è ritornato inneggiando la Vendetta e mi ha fatto arrivare a pesi inauditi, voglio farci pace.
Voglio perdonarlo, così come ho perdonato voi che al mio grido di aiuto, non avete saputo dare risposta, anzi espresso giudizio.

Sia chiaro che faccio una fatica immensa a scrivere qui, e il dolore alla schiena è sempre più forte.
Ma è bene farlo, ne ho bisogno.

Ho passeggiato, qualche giorno fa, per le vie della mia città, e mi son persa a guardare le persone.
Seduta su di una panchina con un libro in mano, guardavo chi mi passava vicino, lontano, a destra e poi a sinistra.
E immaginavo, chissà quanti di loro non mangiano perchè tra un po' arriva l'estate.
E allora cazzo, il costume lo devo comprare e devo sembrare un sacco magra, perchè sisà in costume non puoi nascondere, anzi.
E allora via con le diete più assurde, quelle di MangioYogurtEPoiVomito, oppure FaccioUnSaccoDiAttività ma il sabato mi sfondo di alcool a stomaco vuoto.
Beh. Io non so più che cosa sono diventata.

Mangiavo per nervoso, per bisogno di ascolto, per nascondere una paura che riempiva il cuore.
Adesso mangio meno, mi muovo di più e sorrido il doppio.
Non sono magra, ma mi guardo e mi compro più vestiti, mi dico che son bella.

E' stata dura, ed lo è ancora, perchè i giorni di NonMiVadoPiùBeneCosì, affiorano e si fanno sentire, ma son contenta che arriva l'estate.
Son felice di prendere il sole. E di respirare odore di erba appena tagliata.

Spero che voi, possiate stare bene.
Vi Auguro che nel vostro cervello, scatti quella cosa magnifica che dica: CazzoSeSonBella\o, e mentre lo fate un accenno di sorriso e di occhi luccicanti vi possa irradiare il visto. E allora si che SareteAncoraPiùBelli, tanto da sorridere ad ogni persona che passeggia davanti a voi.
Perchè la gentilezza porta gentilezza. La positività lo stesso.

Il cibo è donna. Dice il libro.
"Analogamente, nell'epopea di Gilgamesh - il primo testo letterario conosciuto, scritto in Mesopotamia circa 4.000 anni fa- si racconta che l'uomo "selvatico" uscì dal suo stato di minorità solo nel momento in cui apprese l'esistenza del pane. A farglielo conoscere è una donna, anzi una prostituta; in tal modo si attribuisce alla figura femminile il ruolo di custode del sapere alimentare oltre che della sessualità, ciò che dall'altra parte sembra corrispondere alla realtà storica: gli studiosi sono abbastanza concordi nell'ammettere una priorità femminile nell'opera di osservazione e di selezione delle piante che accompagnò la nascita dell'agricoltura attorno ai primi villaggi."

Mangiate, donne. Mangiate per sfamare la mente e il corpo. Non mangiate, per chiedere aiuto. Difficilmente qualcuno vi ascolterà. Chiedete aiuto con la bocca, e qualcuno vi sentirà.

Sarà retorica, sanno discorsi già fatti e rifatti e anche un po' ipocriti. Ma dovevo. E l'ho scritto. Grazie.

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