lunedì 7 maggio 2012

Bibliotecando, PerPiacereSmettaDiSbuffareGrazie

Avete mai fatto caso a quanta bellezza si mostra dentro ad una biblioteca?
Ho questa brutta e malsana abitudine, frequentare biblioteche in ogni città in cui mi reco.

Fare finta di essere una studentessa e infilarmi nei tavoloni e leggere.
Leggere gli occhi della gente che si siede e indaffarata studia, scrive, ride, si distrae e poi ristudia.
Gli occhi delle persone diventano grandi quando leggono e le mani indaffarate tintinnano penne, matite e arricciano capelli.

Anche nel silenzio di una biblioteca si può provocare ansia. 
Mentre studi, se sei agitato e preoccupato, tintinnerai i tuoi piedi e le tue mani, facendo attenzione a non far rumore. Oppure se sei incurante degli altri, provochi rumori, chiacchieri e te ne freghi. 


E allora l'Innervosito sbuffa, si guarda intorno e spera che qualcuno dica qualcosa, che emetta quel suono fastidioso: "shhhhh." 
Nessuno lo fa. 
Così si alza, fa un giretto al bar, compra un pacco di cicche, non è un fumatore, quindi niente-pausa nicotina.
La mamma e il babbo gli hanno detto che fumare fa male.
Si risiede.
Apre il libro, accende la luce e poi ricomincia con la giostra dell'ansia.
Tiene il tempo con la gamba. Il piede sembra morso da qualcosa che gli provoca l'incapacità di star fermo. Tintinna.
Dai.
Leggi, ragazzo. Leggi veloce e prova a capire tutto.

Ma non ci riesce perchè il suo vicino di tavolo ha ripreso a sbuffare, vuole parlare con la ragazza seduta affianco a lui. E allora prova il modo più arcaico per attirare l'attenzione. 

La ragazzaOcchiBlu non vuole essere disturbata. Per una volta, non ha portato le cuffiette e non può isolarsi ancora più dal mondo.
Portare le cuffiette in biblioteca è una cosa tattica, pensa, le tiene spente, nessuna musica, ma son segno magico del NonRompetemiFatemiStareQuiDaSola.
Qualche volta funziona, altre volte un po' meno. 

OcchiBlu studia, legge pensa e fa tutto insieme. Guarda il suo nuovo pacco di sigarette che governano la borsa marrone e sorride.
Annoiata, curiosa, cerca di non dare adito agli sbuffi del vicino, così alza gli occhi, si guarda intorno e ripone lo sguardo sul libro.
Il rumore della sedia che striscia sul pavimento le fa incrociare lo sguardo con il nuovo arrivato.

Silenzio.

Io so chi sono e so chi sei tu, peccato che non mi viene in mente, pensa la SignorinaOcchiBlu.
Tutti studiano.
Il resto della biblioteca si svuota, l'altoparlante parla e tutti e due se ne vanno.
Si scambiano sguardi all'uscita e ciao. 

Tutti ritornano alla loro vita e chissà poi domani se...

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