venerdì 11 maggio 2012

Echetelodicoaffare se poi mi vien da ridere se non ti riconosco.

Si impara a guardare la realtà diversamente quando ti rifletti su una superficie opaca.
S'impara a dire di no e a guardarsi più meglio.
Poi se per caso prendi il sole, succede che viene il segno dell'anello della discordia.

Se non altro ti ricorderai bene, cosa stava lì nel caso lo perdessi.
S'impara a guardare i bambini in maniera diversa se ti ci siedi affianco e cerchi di capire come guardano il mondo.
S'impara a non farli stare a sedere in tavoloni enormi, con sedie enormi e con piatti enormi. 
T'insegnano che sono persone pensanti anche se misurano un ginocchio e un po'.
E ti fanno anche notare, che come zia sei perfetta, ma come mamma ancora non è ora, e se te lo dice tuo nipote, allora è vero.
Poi t'imbatti in un cugino cresciutello d'altezza e troppo sensibile per capire che è ora di venire fuori.
Ti cerca e ha bisogno di te. 
E allora giù con frasi assurde che a me non hanno mai detto, ma che avrei voluto sentire. 

S'impara che per qualcuno piangere è segno negativo, io ho spiegato che è bello piangere. 
E allora abbiamo pianto insieme. Condiviso un angolo del tavolo e asciugato le lacrime con un fazzoletto blu.

Vorrei fosse diversi. 
Vorrei che i bambini facessero i bambini e imparassero a studiare con un gioco in mano. 
Vorrei fare i compiti seduti su un prato o a testa in giù sul divano. 
Vorrei che mettessero le decine sotto le decine e le unità sotto le unità, ma che poi la virgola fosse colorata e dove gli pare a loro e della forma che più gli piace.
Vorrei guardarli e vederli sorride il più possibile, perchè per essere grande c'è un sacco di tempo e alla lunga ci si stanca.

S'impara che non sei tu che scegli loro, ma son loro che scelgono te. 
Qualcuno ha detto: "perchè si sentono ascoltati."
Ecco. Grazie. E' quello che voglio.

E allora mi raccontano e poi succede che mi sveglio di soprassalto sognando una rana nera con le zampe che si staccano che mi viene sempre più vicino.
I bambini sono bambini.
 E allora facciamo i compiti sdraiati per terra con le decine sotto le decine e le unità sotto le unità. 
Poi io coloro e loro ridono, perchè se leggi il libro seduto sopra il mio culonemorbidone allora fa ridere. 
"A scuola non me lo fanno fare, ma con te si. Sei più comoda del mio letto."
Echetelodicoafare se poi mi vengono gli occhi lucidi se appena entro in casa, mi rincorri urlando: "Ho preso 10. 10. 2x5 che fa dieci e poi quel numero di due cifre uno e zero insieme." 
Echetelodicoaffare se poi mi abbracci e io non ho più parole.

Sono pronta per un uomo nella mia vita, grande quanto me. 
Con gli occhi simpatici e un sacco espressivi e le mani occupate a fare qualcosa.
Echetelodicoaffare se poi mi vien da ridere se non ti riconosco.

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