mercoledì 6 giugno 2012

Non c'è Noi.

Il silenzio può essere di mille forme, colori e ombre.
Può provocare danni, distendere nervi, far riflettere e cominciare a mangiarsi le unghie.


Il silenzio è bello quando è interrotto dal rumore della mano che cerca il fresco e trova solo caldo.
Caldo diverso.
Caldo corporeo di chi è lì affianco a te e intreccia i tuoi capelli con due dita che ballano una strana danza.

Il silenzio è magico se è intervallato dalle tue parole che risuonano sagge e dolci, se cominciamo con un brain storming e finiamo per raccontare qualcosa che danza tra il silenzio e il rumore delle foglie.

La sera ha cambiato odore e rumore.
Il silenzio di una casa addormentata è interrotto dal suono delle foglie e della finestra che ad ogni respiro si muove.

Sorridi mentre dormi, qualcosa è cambiato, qualcosa è successo anche tra di noi.
Studio e provo a trovare il coraggio di fare una maledetta telefonata. Non ci riesco.

Ti sei addormentato con la testa appoggiata al mio libro, svegliati penso, e poi anche no.
Tanto adesso mi addormento e domani mattina avrai sicuramente un nuovo tatuaggio.
Rosa, forse blu e forse di un sorriso che sa di latente tristezza.

Mi rigiro e mi muovo così alzi un braccio e provi a tenermi la mano, mi divincolo e torno di là.
Guardo il pc, le ciliegie, guardo me riflessa nell'ombra di una notte irrequieta e non trovo pace.
Guardo fuori e spero che tu sia lì, mio coraggio.
Speriamo che questa notte ventosa ti porti qui da me.

Giro, provo a farmi venire idee, leggo, mi si chiudono gli occhi.
Un tango infinito tra bisogni e voglie, tra pensieri e narcolessia.
Roteo il posacenere, ti frego una sigaretta e provo a rilassarmi.

Il libro che mi hai regalato fa schifo.
E' l'ennesimo che mi fa riflettere su qualcosa che avevo allontanato.
Avevo imparato l'arte dell'immaginazione di noi e poi l'avevo messa da parte.

Mi manchi e di là nell'altra stanza, c'è qualcuno che dorme con il tuo libro appiccicato sulla faccia e il sorriso latente di rabbia.

Dormo qui, perchè è meglio, faccio prima, non perchè io e te siamo un noi.
Non c'è Noi.
E' uscito a comprare il latte e non è più tornato.
Echetelodicoaffare, quanta voglia ho di non vederti tornare.

Voglio dormire a casa mia e avere il mare sotto casa.
Voglio avere le lenzuola che profumano e il sorriso spensierato.
Vorrei avere forza.
Vorrei.

Quante cose vorrei, e quante altre cose non riesco a fare, ad ottenere.
Mi avevano detto che le cose sarebbero cambiate, non pensavo così.

Fare viaggi in macchina da soli, provoca turbamenti, fatemi addomesticare e cambierò.

Voglio prendere il tram, voglio vedere le stesse facce, non preoccuparmi della strada e voglio aprire un libro e leggere, o far finta di leggere e guardare fuori.
Guardarmi fuori.
Voglio guardare fuori gli altri come se fossi dentro ad acquario e nuotassi dentro ad un mare di folla.

Voglio noi.
Voglio.

2 commenti:

  1. Il noi bisogna costruirlo insieme...

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    1. il noi è un pronome personale molto bello, se è un insieme di cose e persone.

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