giovedì 30 agosto 2012

Il disegnatore dell'involucro di shampoo

C'è un momento della giornata che attendo dalle 17:00 in poi: la doccia.
Ha un potere magico: è in grado di sistemare tutto. 
Ti da l'energia giusta per affrontare un'uscita o darti il bacio della buona notte se subito dopo ti infili nel letto.
Lasciamo perdere il discorso della doccia in due, tutte quelle puttanate che dicono che se facciamo la doccia in due sprechiamo meno acqua. beh, siamo proprio sicuri?
Vabbè
La doccia è la doccia e come tale va rispettata.

Io uso il sale per fare la doccia, non è una stronzata. Giuro. Ve lo spiego se vi interessa.
Adesso no.

Dicevo: la doccia è il momento migliore della mia giornata e fin qui, tutto bene.
Il problema sorge quando lo shampoo nel suo magico tubetto, sta terminando. 
E puntualmente sto lì a spruzzare sapone ovunque, al di fuori della mia mano, così mi sbatto e poi mi agito e spruzzo di nuovo.
Comodo? Eh?
Dici: "Se è finito buttalo!No?"
Il problema è che dentro appiccicato alle pareti ne rimane un quintale, praticamente quanto basta per altri 3 o 4 lavaggi. 
E allora penso: ti frego, ti metto a testa in giù! Yeah! Chetelodicoaffare quanto sono intelligente! 
E con il pensiero parte tutto il coro che inneggia: "Si. Dai, metticelo Susi!"

Ma ti sembra facile?
No dico: E' FACILE?!
No!

Perchè quei simpatici dei disegnatori di prodotti, fanno delle confezioni che per farle stare a testa in giù bisogna lottare contro tutte le leggi della fisica. 
Quindi, mi rivolgo a te: mio caro disegnatore, io ti odio. 

Eh si! Guarda un po! 

Ti odio perchè la mia doccia doveva essere il momento migliore della mia giornata e invece sto qui a pensare a come combattere la gravità.

Ti odio anche perchè credevo tu, non potessi farcela a disegnare un prodotto che sta a testa in giù, amico disegnatore dell'involucro del mio shampoo (...che oltre a disegnarmi i ricci che mi mancano, li disciplina anche mettendoli in fila per due) e invece?
E invece spostando lo sguardo un po' più in là, vedo che il mio amato balsamo sta lì, carino carino a testa in giù. Simpatico nella sua posizione retta, pronto all'uso.
Ora, tu disegnatore dell'involucro del mio shampoo, che mi hai dimostrato che si può fare, perchè non lo fai? dai dimmi! Dammi un motivo valido!

Detto questo basta, vado a mettere in bilico lo shampoo, vorrei trovarlo a testa in giù domani sera.
Ciao.

lunedì 27 agosto 2012

Appunti smessi

Ho deciso di smettere.
Di Smettere un sacco di cose.
Ho deciso che è meglio smettere di riempire i propri spazi con cose inutili, quindi ieri in 4 ore ho riportato la situazione alla normalità in camera mia.
Il mio spazio, è mio. E così deve rimanere.
Per stare insieme ad altra gente c'è il salotto e se il salotto è occupato c'è la cucina.

Nella mia camera è venuto fuori anche un angolo lettura.
Volevo fermarmi a leggere sta sera, ma qualcuna ha bisogno di me.

Giovedì devo consegnare un lavoro, io non ho il tempo di fare niente. Come faccio?
Presto ci riuscirò. Finiremo anche questo.

Ho deciso di smettere di guardarmi dietro e tirar fuori quello che è stato.
Ho smesso di chiamarti un po' di tempo fa, riaprire porte chiuse non è stata proprio la mossa migliore.
Ma ho smesso.

Ho smesso di pensare che per te significo qualcosa, che per l'altro sono motivo di spostamento e per questo qui, per esempio, ho smesso di farmi problemi.
Viviamo, quello che è, poi non lo so. Per il momento ho smesso.

Ho smesso di rimanere incastrata nella mia camera.
Qualcuno mi ha detto: "buttare via il vecchio per far entrare il nuovo."
Riempirò la mia vita con il nuovo, tenendo presente che qualcosa di vecchio rimane qui, vicino a me, vicino ai miei sensi.

E' successa la stessa cosa che successe qualche tempo fa, ho riordinato la libreria.
Ri-impilato i libri e ri-archiviato quelli che son risultati belli solo dalla copertina.
Ho smesso di credere a persone che ti prendono in considerazione a targhe alterne, oggi si, domani vediamo.
Ho smesso di tenere gli occhi bassi per esempio. Adesso cammino a testa alta.
Ho smesso di bere caffè fino a domani mattina.
Ho smesso di mangiare carne, adesso mi nutro solo d'amore.

Non sono credibile, lo so.
Mangio meno carne e amo un po' di più. Amo me stessa, sia chiaro.
Ho internet gratis sul cellulare e così ho detto ciao alla mia vita sociale.
Ho che forse non sono pronta per quello che ho in testa, ma ho smesso un sacco di cose, più o meno così.

venerdì 24 agosto 2012

LaNuovaModaDiFineEstate

C è una  nuova moda in città, sapete?

Si invitano le donzelle ad uscire tipo: alle 10 ci vediamo lì, va bene?
Si ciao, a dopo.
Ecco allora, si dai ci vediamo dopo lì verso le 10, potrebbe sembrare normale ma quando arrivi lì alle 10 e qualche minuto, scopri di essere la prima e allora va bene, prendo un birra e mi siedo per caso affianco all'amico.
Arriverà, capita a tutti di arrivare in ritardo, si. 
Guardo il film tipo con i piedi sulla sabbia, bello. Si, molto bello.
Passa tipo mezz'ora e ti vedo appoggiato al bancone con qualcosa in mano a fissare lo schermo.
Apposto, ma adesso viene a salutarmi, oh si.
Sissssi come no, forse si è sbagliato, mi ha confuso con quello affianco a lui, si quello con i capelli corti, quel ragazzo lì.
Si come no.
Echetelodicoaffare quanto nervoso m'è venuto quando finendo il film, mi alzo dalla sedia, saluto tutti e tu ti siedi ad un tavolo e nemmeno mi saluti.

Ma un uomo normale, no?
Un anticonformista, dai.
Troviamolo.
Eh si.

giovedì 23 agosto 2012

Pane socievole e Brioche simpatica

M:"...c'è una simpatica brioche al cioccolato qui."
S:"...se vuoi prendila."
M:"...c'è anche del pane socievole."
S:"...facciamo l'inventario? Ho ancora due giorni da stare qua."
M:"...ah."
S:"...come fa ad essere il pane socievole e la brioche simpatica?"
M:"...il loro oroscopo era positivo questa mattina."
S:"...il mio anche, diceva che avrei passato una romantica serata."
M:"...loro lo sapevano"
S:"...chi?"
M:"la brioche e il pane."



lunedì 20 agosto 2012

Momenti importanti in Andreani's Home (...in continua evoluzione)

Scena 1
GdM:"Che scena tresh"
Sus:"Cosa?"
GdM:"Io e te che per inchiavare la bici ci mettiamo due ore."
Dissero le donzelle di ritorno da una serata in bicicletta.


Scena 2
Sus:"Senti che figata le foglie secche."
GdM: "Bastassero a tutti delle foglie secche per divertirsi così tanto!"

In commento alle scene di impossessamento della Bia estasiata da un po' di foglie secche.

Scena 3

Sus:"Dovevo andare a vedere Bollani, oggi."
GdM: "Ma Bollani è parente di Bolle?"
Sus:"Alla lontana, credo."

Scena 4

GdM: "Lo sai che ho scaricato la App Torcia? Lo sai eh? lo sai?"
Sus: "che culo eh. Dovresti usarla adesso, magari."
GdM: "eh oh non posso ho le mani occupate."

Scena 5
GdM: "Perchè prepari il Moscowmiull a quest'ora della mattina?"
Sus:"Sono le zucchine per la colazione della Bia."
GdM:"Allora fammi un Moscowmiull anche per me!"

Scena 6
GdM:"Se decidi di farlo è perchè lo sai fare bene, altrimenti non ti ci metti nemmeno."
Sus:"mah...io non capisco cosa ci sia di difficile."

Riflessioni sui massimi sistemi.

Scena 7
Sus:"a Franci piace la tua foto con la Bia!!!"
GdM:"a Franci piace qualsiasi cagata che pubblichi."

quando si dice prontezza di risposta.

domenica 19 agosto 2012

Sonni tranquilli, almeno sta notte.

Ci sono sensazioni che a distanza di anni ancora non si scordano.
Ci sono momenti che dovrebbero annullare qualsiasi sensazione e un"...se mi apri la porta magari ti posso abbracciare.", dovrebbe ribaltare qualsiasi situazione.
Non è così.
Sappiatelo.
Non si cancella niente di niente.
Le persone sono così e così rimangono.
Un quadrato non diventa tondo.
Ho sperato, ho pregato, ho chiesto a qualunque dio venuto in mente a qualunque persona, di portarlo qua.
Non ci siamo riusciti.

Mi sono guardata allo specchio e la mia figura riflessa sul vetro, è diventata più dura.

Chissà cosa vede la signora del palazzo davanti che ogni sera al calar del sole, accende la tv e si mette seduta lì davanti.
Chissà cosa aspetta il signore che si siede sul divano al piano di sotto.
Chissà che cosa pensano i miei vicini-momentanei.
Chissà se tutto questo cambia.
Chissà se al tramonto del sole, tramonta anche questa mia testardaggine.
Volevo lasciarti andare e così è successo, ho preso un palloncino, legato il tuo nome e lasciato volare.
Ciao, Giacomo, ciao.

Così si chiude.
Con una tisana alle 21:33, una gatta che si agguanta qualsiasi cosa penzoli, una vetrata nel mare di luci casalinghe e uno sbadiglio.
Che io possa dormire sonni tranquilli, almeno sta notte


sabato 18 agosto 2012

"abBIAmo una gatta matta!" "si, è posseduta!"

"Ti ho preparato un po' di cose da portare giù."
"Cosa?"
"Da mangiare. Apri il frigo e prendi quello che vuoi."

Ci sono occasioni che ti aprono nuovi orizzonti, ci sono case che sembrano tue anche per il tuo intestino.
Ci sono gatte, che si accoccolano dietro al collo e ti tolgono il dolore.
Ci sono sensazioni che non so se vanno via.
C'è la mia spesa nel frigo.
C'è la mia vita spiattellata su di un blog.
C'è una festa, che non è più quella di una volta.
C'è una Susi che aspetta un messaggio o una chiamata, e sa già che cosa ascolteranno le sue orecchie o vedranno i suoi occhi.

Ci sono delle foto qui, dei quadri, delle piante, dei libri.

Ho deciso che leggerò una pagina di libro ogni giorno, vi riporto un pezzetto promesso. 

Per il momento il segno è Itaca. 
Collezionerò post-it. 


martedì 14 agosto 2012

Storie estive terza puntata: se mi scrivi sul braccio poi ti baccio.

"Susi, ti posso fare un autografo sul braccio?!"
"Ti reputi così famoso?"
"ehmm...si? no? non lo so."
"ah se non lo sai tu."

dopo cinque minuti

"Susi ti posso fare un autografo sul braccio?"
"Ti reputi più famoso di cinque minuti fa?"
"Si!"
"Va bene, però sappi che poi devi anche baciarmi."
"Farò sto sforzo."
"Sfacciato."

Storie estive seconda puntata: quando l'alunna supera il maestro

drin.
"Oh ciao!"
"Si ciao, non mi dovevi chiamare?"
"Lunedì?!"
"Si. Ti sei dimenticata vero?!"
"E' probabile."
"Ok."
"va bene. Allora ci sentiamo Lunedì, ok?"
"Si ok. Chiamami però!"
"Si, ti chiamo Lunedì. Sta calmo."
clic

Applausi Estivi Telefonici

lunedì 13 agosto 2012

Consigli per l'ascolto.


Forse ha ragione la donna delfino
che la vita è proprio come te la immagini tu
ad ognuno la sua verità, la sua dose di fantasia
c'è chi odia la gente quando accende la tv
chi l'ha dato via per niente, chi non ce la fa più
Chi sorride alla morte in un giorno d'amore
Chi sta in fila da anni e non può più aspettare…
Tu aggrappata ad un angolo di cielo a guardare
questo mondo che si infiamma, che si abbraccia o si scanna
Ci sei tu, con il culo per terra ed il morale alle stelle
a tener su la vita con un paio di bretelle
Forse ha ragione il profeta patrizio
che la vita non è poi questo grande supplizio
e non c'è solamente una via, per raggiungere la verità
c'è chi beve negroni, chi nemmeno un caffè,
chi si è rotto i coglioni di guardare raitre
chi è partito e si è perso, e chi ha perso il partito
chi si sente diverso, chi non alza mai un dito
Tu adagiata su un angolo di cielo a guardare
questo mondo che si affanna, che si illude e si inganna
ci sei tu, la mia unica luna tra milioni di stelle
a tener su la vita con un paio di bretelle

"Ti guardavo il collo e ti accarezzavo la faccia. Potevo?"

E' successa una cosa strana.
E' successo che avevo un fidanzato e non lo sapevo.
E' successo che poi mentre passeggio per le vie della città, inciampo su di un marmocchio che mi dice: "Come sei bellina, Signorina."
E' successo che vedo il mio fidanzato corrermi incontro, darmi un bacio sulla guancia e poi dirmi: "Lo sapevi che stavamo insieme?!"
E' successo che: "no, non lo sapevo, ma da quando?!"
"E' successo da un po'."
"Ah, allora, va bene. Ti dispiace se ieri sera sono tornata a casa tardi e non ti ho telefonato? Non volevo svegliarti."
"Non ti preoccupare. A te dispiace se per caso ieri sera sono uscito con una donzella?"
"No no, fai pure. L'importante è che sia successo."
"Ah si. Perfetto. io dovrei andare, ti dispiace?"
"No! Allora ciao, ci vediamo presto a casa."
E' successo un po' tutto questo.
Per non parlare di quello che è successo ieri, mentre ero in campagna dalla zia.

E' successo che ti guardavo da lontano l'altra sera, ti dispiace?
E' successo che ho degli amici bellissimi.
E' successo poi che il mio gatto mi ha portato un regalo: un passerotto morto!
Grazie.

E' successo che sono felice.
Ed è successo che ve la spalmo un po' ovunque la mia felicità!
E' successo che siete belli un bel po'.
E' successo che ho passato un po' di tempo, tipo 10-20 minuti, a guardarti il collo e a giocare con la barba.
E' successo che bada a fare.
E' successo che va bene così, l'importante è che io torni a casa in bici con il vento tra i capelli.
E' successo che mi manchi, anche solo per dir due stronzate.
E' successo che è l'estate dell'amicizia: "alla fine siam tutti amici, qui."

E' successo che vi scrivo una cartolina, appena parto e appena torno.
Baci da qui, qui è dove sono in vacanza.
Ciao!


sabato 11 agosto 2012

Storie estive prima puntata: Equlibrismo Mojitismo


- "Quello è un mojito?!"
- "mmmh...si!"
- "buono vero?!"
- "Si."
- "Guarda cosa so fare con il bicchiere!" disse mentre teneva un bicchiere in equilibrio sul polso
- "eh! che bravo! complimenti!" non fece in tempo a finir la frase che il maestro di equilibrismo mojitismo le aveva infilato la lingua in bocca.