giovedì 20 giugno 2013

Lettera disperata

Occhi lucidi che fissano il vetro, voglia di piangere, ad ogni curva una lacrima e un singhiozzo.
Cosa avranno pensato quelli che mi vedevano ondeggiare per le curve di campagna mentre il fazzoletto bianco asciugava la mia disperazione.
Nessun problema, disastro scampato grazie alla collaborazione, ma io non sono pronta. 
Non sono pronta per tutto questo, per le mille responsabilità.
Per essere buttata dentro la fossa dei leoni e vedere come va.
Ho bisogno di calma, di assorbire tutto senza sentirmi sola.
Voglio dirlo e voglio farlo, altrimenti fatemi smettere.
Faccio a meno dei soldi, facciamo a meno di tutto.
Se così non fosse, non mi basterà lo stipendio per pagarmi cure e assistenti.
Voglio scendere e andare con calma a piedi e godermi lo spettacolo.
Fermatevi e datemi il tempo, perfavore.
Grazie.


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