venerdì 31 luglio 2015

Testamento

Volete sapere la verità?
Mi sono rotta il cazzo di sentirmi così legata alla mia famiglia. Di dovermi preoccupare sempre di tutte e tre per sentirmi a posto.
Mi sono rotta il cazzo di mettere loro al primo posto, se mamma è serena allora lo sono anche io.
Mi sono rotta il cazzo di dover fare la brava ragazza, di dover parlare sempre bene di essere sempre io quella che deve mediare e tirare la carretta.
Cosa farei?
qualche volta penso che andare in un'altra città sarebbe la soluzione.
Lontano, dove per tornare a casa dovrei farmi almeno tre ore di macchina. Lo so all'inizio potrei stare molto male, sentire la nostralgia, la paura, l'ansia del cambiamento.
Ma poi forsem potrei ritrovare me stessa.
Vorrei avere il tempo di cucinarmi, avere la fantasia di fare la spesa e non farmi prendere dalla pigrizia.
Vorrei avere il tempo di svegliarmi e non sentirmi sempre così stanca, spossata.
Vorrei stare del tempo in silenzio, seduta sul tappeto.
Vorrei stare in una casa dove me la sento mia. Dove posso avere un angolino mio per fare le mie cose. Per creare, scrivere, guardare un po di foto e liberare la mia fantasia.
Voglio smettere di sentirmi un profugo, di sentirmi ospite in quattro mura che non mi piacciono. Il mio lavoro non mi permette di prendermi un pezzo di casa da sola.
Mi sono ritrovata ad avere amici che non mi piacciono, che fanno del peso e della magrezza una questione di vita.
Mi sono ritrovata dentro ad una famiglia ancora più oppressiva della mia.
Ho perso la voglia di novità.
Nonna è morta l'anno scorso. Di questi tempi ero dimagrita e in ansia.
Nona è morta a 90 anni con una vita da signora, con gli occhi arcigni e le mani fredde e secche mi proteggevano per quanto più possibile.
Nonna è mora e lo sanno tutti.
I miei nonni si sono rincoglioniti, mio zio si è separato. Mio padre è un egoista, mio fratello non ha nessuna intenzione di crescere, mia madre sta sempre lì, nel suo mondo che combatte i suoi mostri quotidiani e le manco.
Le manco ogni giorno in ogni momento e io mi sento tremendamente in colpa, sono convinta che le ho procurato la stessa ferita che loro mi procurarono alla fine della prima elementare, quando mi lasciarono a casa di mia zia per un'estate intera, senza poterla vedere.
Così la vivo, come se le stessi regalando le stesse sensazioni, ma non è questo il motivo, io voglio avere la mia indipendenza, la mia possibilità di stare seduta a guardare fuori.
Quando stavo là, dicevo sempre che una volta uscita di casa sarei andata a camminare la sera, avrei cucinato, sperimentato e fatto quello che sentivo di fare. Senza orari, senza problemi. Non è così non è il luogo sei tu che puoi fare e solo tu puoi scegliere di farlo, solo se se tu lo vuoi , puoi altrimenti cambiando situazione e posti non otterrai un bel niente.
Così fuggire non è la soluzione, o credere di andare a vivere con la persona che ami non vale.
Che poi ci amiamo o è solo bisogno di non sentirsi soli?
Cos'è tutta questa cosa?
Io non so se voglio mediare su tutte le cose che facciamo. Non so se riesco a sentirmi ogni volta che devo fare qualcosa e cerco di mediare.
Io medio. io faccio in modo che tutti siano contenti e poi io no.
Così ho deciso che voglio tornare a fare il lavoro che facevo prima, con la stessa passione.
Non mangiavo per rabbia perchè il mio cervello era appagato. Non mi arrabbiavo se non con quel testa di cazzo di titolare. Era ed è matto, mica normale.
Così voglio andarmene, così credo che alla prima occasione di lavoro fuori, lo accetterò.

Queste vacanze le voglio dedicare a me, alla mia voglia di volermi bene e alla mia voglia di cambiare le mie abitudini.
Io voglio dormire presto la sera, perchè voglio alzarmi presto la mattina. Voglio sentire il fresco e non voglio arrivare sempre all'ultimo.
Quindi da domani, 1 Agosto prometto solennemente che mi sveglierò alle ore 07:30 e andrò a camminare, farò colazione e mi godrò la bella giornata che parte presto.
Se tu vuoi venire con me, bene altrimenti io lo faccio. Lo faccio per e per te, per noi.
Perchè ho paura che se non esco da questo circolo vizioso posso cambiare tutto e lasciare incompiuta la nostra vita insieme.

Per quanto riguarda il lavoro, mi do fino a ottobre. Mi lascio qui, poi ricomincio seriamente e ricomincio dalle agenzie interinali.
Questo è il regalo che mi voglio fare.
Nessuno stress.
Organizzo la vita degli altri, vorrei organizzare anche la mia, nei migliori dei modi.
Ciao. Per oggi ho fatto.
Susi

martedì 28 luglio 2015

Il martedì

Le cose non vanno poi così tanto bene. 
Sta notte ho mangiato nutella a cucchiaiate e sta mattina mi son svegliata con lo stomaco sotto sopra. 
95 kili ero all'inizio dell'estate oggi ne ho persi tre.
Ancora. In due mesi sono ancora là.
Non riesco a ritagliarmi ancora dello spazio per me.
La sera arrivo a casa sfinita, senza più le forze. A stento riesco a prepararmi qualcosa da mangiare.
Mi dico che dovrei alzarmi prima la mattina, andare a fare due passi, mezz'ora e poi andare in ufficio.
Poi quando suona quella sveglia delle 06:30, tutte le forze che ho non sono abbastanza per partire e così mi riaddormento.
Qui è caldo.
In ufficio è caldo tanto da non respirare, l'aria condizionata dicono la sistemeranno, forse quando sarà inverno chi lo sa.
In compenso me ne sto zitta, qua in questa mia scrivania della novità. In silenzio con un rombo sotto le orecchie che sembra ogni volta un aeroporto.
Però posso viaggiare e smettere di ascoltare tutti. 
Lavoro e mi riposo. Riprendo il mio fare e poi lavoro. Che serva a qualcosa?
Domani faccio l'ennesimo colloquio.
Domani vediamo, magari la mia vita prende una nuova piega.
Magari mi libero di questi 20 kg che mi porto dietro. 
Magari.
Ciao

lunedì 6 luglio 2015

Meno 3

Buongiorno,
sono ad un mese di dieta, con meno 3 kg.
A parte qualche cosa divertente di giornate che mi hanno costretto a mangiare e bere in compagnia è stato tutto divertente.
Frutta a volontà e una dieta che mi ha disintossicato e mi ha permesso di cominciare a vivere.
Dieta, non è una costrizione ma una condizione mentale.
Mangiare sano, per sentirsi felici e liberi. Ecco a cosa serve.
Ciao.