sabato 3 dicembre 2016

Ritornerò

Ciao. 
Ciao a tutti.
Ciao a chi credeva che avrei fallito.
Ciao a chi mi guarda con gli occhi storti.
Ciao a te che credi di essere grande, in realtà è solo anagrafica. Tranquilla. Il cervello é quello di 20 anni fa. Va a finire che i tuoi bimbi sono più adulti di te.
Adulti, che parola stana. Che parola figa, se hai quasi trent'anni e ti guardi indietro e pensi a che cazzo di strada hai fatto per tornare a casa tua.
Si perché di questo si tratta: tornare a casa. E io ci sono tornata. Patrizio abita a sette curve di distanza dove mio nonno mi portava a casa. 
E allora io mangio gelato al limone, con un té alla menta. Perché sta mattina mi piace così con il caldo e il gelato al limone che mi fa schifo. 
Ho un i.pad mio dicono. Però si chiama i.pad di Patrizio, mi deve essere sfuggito qualcosa nella contrattazione. 
Che me ne frega a me nemmeno piace scrivere su sto coso, che non si sentono i tasti e mi viene l'ansia da nonpresenza. Ne avete mai sentito parlare?
Che poi é la stessa cosa della paura di rimanere da soli.
Io ne soffro. O forse ne soffrivo, adesso non vedo l'ora di rimanere sola in 4, facciamo otto mura.

Sono stata a correre sta mattina, e ieri ho buttato via tantissimi vestiti e scarpe. Si prevedono nubifragi. 
Perché tutti lo sappiamo la mia capacità di gettare via. Tutti sappiamo quanto ci metto a chiudere un portone per lasciare che dalle finestre entri del nuovo sole.
Dio solo sa quanto mi manca. Cosa?
Le mattine in silenzio a studiare con tutta la casa che dorme, e io e Cico che ci guardiamo curiosi e studiamo quale biscotto é migliore di tutti.
Dio solo sa quanto pagherei per averti anche solo cinque minuti, mentre entrò dentro casa sbattendo sulla ringhiera. Quanto vorrei farti conoscere chi mi fa sudare di notte e mi porta il termometro quando comincio a tremare come una foglia.
Perché sai che non riesco a stare a casa nostra per più di cinque minuti e mi viene una gran voglia di scappare lontano. 
Perché tu non ci sei, e oggi vorrei fossi tu ad accompagnarmi in chiesa. Perché di qui a breve succederà che mi tireranno riso bianco e macchieranno la mia fedina civile, citandomi come la moglie di.
Anni di lotte per nulla, per finire ad essere la moglie di. Che tristezza.
Ciao.
Il mio cervello si sta rimettendo in onda per ricominciare a scrivere in un posto nuovo. 
State pronti.