giovedì 15 giugno 2017

Il sorriso dorato del mio corpo

Questa mattina ho infilato le prime scarpe estive che ho trovato nella scarpiera.
Il mio armadio ancora vanta lana e vestiti che terrebbero caldo anche mia nonna morta tre anni fa. Sono ignara della necessità impellente di fare un cambio. Non mi va. E' tempo sprecato. Vorrei un armadio e otto vestiti. Ogni giorno della settimana +1, che non si sa ma. Metti che la lavatrice non funziona.
Oggi sono elegante, e io che pensavo di essere uscita dalla spiaggia.
Vedi che cosa generano un paio di scarpe colorate e un po' di sughero? e un prendi sole nero?
Mah. In che postaccio lavoro io?

Ma per quale cavolo di motivo sono finita qui dentro?
Dicevo.
Ho messo le scarpe quelle serie, quelle che mettevo quando scorrazzavo da un tavolo all'altro per far entrare invitati e per far vivere loro il sogno.
Un sogno.
Un divertimento.
Un tutto.
Mi manca quella vita, mi manca stare in regia, dietro alle quinte e vedere tutti che si godono quel momento.
Protagonista non visibile, così mi chiamavano.
Ho voglia ancora di sentirmi così, ma questa volta della mia vita.
Protagonista di me stessa. 
Il sorriso dorato del mio corpo.

Ciao!