martedì 19 agosto 2014

Egocentrismo

Scrivo perchè mi fa bene.
Scrivo perchè almeno mi ricordo che posso farlo senza dover pesare troppo le parole che uso.
Scrivo perchè il mio pc funziona.
Scrivo perchè ho bisogno di dire qualcosa.
Scrivo poi perchè mi serve, e si egoisticamente, faccio come cazzo mi pare.
Guardo il coccodrillo gonfiato sul salotto e penso che forse quella vacanza non serviva.
Forse tutta questa arroganza era inutile.
Forse la convivenza non serviva. In un momento così, sarei dovuta stare in silenzio qui ferma sul divano ad attendere la morte.
Ho circa 10 libri cominciati, un e-book in prestito e non leggo.
Vorrei cercarmi un corso da fare quest'inverno. Qualcosa che mi aiuti a svegliarmi la mattina più reattiva.
Il mio lavoro non mi piace e non vorrei tornare lì. Ho paura di quello che mi aspetta, delle richieste impossibili che regnano sovrane in un posto dove le regole sono scomparse. Sono per i deboli le regole.
In sottofondo volevo mettere un film. In sottofondo volevo stare un po' di tempo con mia madre e fare una passeggiata.
In sottofondo io a casa a non fare niente non ho più voglia di stare. Allora sto qui. A casa mia qui.
Questa è casa mia, lo sta diventando.
Sogno che nonna muore. Sogno il suo funerale. Mi sveglio con l'ansia e lei ancora è lì.
Quante cose deve ancora risolvere prima di chiudere gli occhi e addormentarsi?
Quanto tempo ancora deve rinchiudersi in quella stanza? Quanto?
Quanta rabbia c'è in questo momento, quanta ansia ho.
Quanto vorrei darti un cazzotto e buttarti via.
L'egocentrismo è una brutta bestia e io non lo tollero più.
Dover perforza ricattare è una roba che non sopporto, così evito.
La supponenza, il dover fare perchè se no sembra che non ottemperi alle tue vocazioni da donna mi ha rotto i coglioni.
Nessuno ha alzato una parola quando il resto del mondo non muoveva una paglia.
EVITO.
Evvito si parlare, di esprimere una mia opinione, evito.
E se sto qui, senza litigare con mio moroso, non lo so se è gisto meno ma adesso va benencosì. Non ho più energia per disquisire su cosa sia giusto e cosa è sbagliato. Sono arrivata al punto che nella mia relazione quello che succede va bene.
Non ho energie per affrontare tutto con la stessa grinta.
Non ho energie per giustificare ogni mio passo.
Non ho più energie per sorridere sempre.
Non ho più voglia di fingere che va tutto bene.
Non ho più sorrisi da regalare.
Non ho più energie positive da emanare.
Voglio stare qui a fissare il muro e a non farmi più domande.
Grazie-

lunedì 18 agosto 2014

LaNonnaMery s'è addormentata

Lo sforzo che si fa per imparare a vedere le cose in positivo, sono innumerevoli. Ti si seccano gli occhi dalle lacrime che versi per trovare una buona notizia in ogni cosa.
L'Ansia non si può più contare. Guardo fisso il muro da circa due ore. Ho smesso. 
Mi sono addormentata sperando che tutto si sistemi. 
Mia nonna respira a forza. Fa dei respiri talmente profondi che mi sembrava si rompesse la veste. Quella veste rosa che :" Susanna la metti quando ti nasce un bimbo, in ospedale.". Anche i più duri in questa vita arrivano alla fine. Diventiamo il nulla davanti alla morte, consumata nel suo letto. Chiusa in quella camera che non é mai stata così piena di vita. Eravamo tutti li. Pronti sa ascoltarla respirare, forte. Sembra dorma. Russa come quando dividavamo il letto. Io e lei.
La vita toglie. La vita da. 
Ho ricevuto lui, che ha cambiato tutto e che mi ha cambiata.
Non smetterò mai di dire grazie per ogni singolo minuto passato insieme, per le bugie raccontate e per i sorrisi ricevuti. Le carezze, la mano raggrinzita, secca che mi dava quelle schiaffe brusche. Gli scherzi, la mano che trema e lo sguardo fisso sul mio sorriso.
L'ho vista dormire tante volte, piangere in silenzio nei momenti peggiori. Ho stretto il suo abbraccio e impresso nelle mie spalle. Ci siamo prese in giro, mangiate la nutella di nascosto mentre facevamo i dolci. Abbiamo cucinato insieme quando fuori nevicava. Ho imparato a sentire i sapori, ad apprezzare le cose fatte a mano, i maglioncini e il suo odore. 
Mia nonna profumava di menta. Dolce, dura e che nasce ovunque. 
Mia nonna profumava di amore duro. Ieri seduta affianco a lei ho preferito lasciarla dormire, voglio pensare e ricordarmela dormiente. Voglio essere egoista e ricordarmi di lei così. Che mi guarda con il vestito e mi dice: "dot va a zapè l'ort!?" 
Voglio ricordarmi delle volte che mi cantava la canzone sulle sue ginocchia e dele sorriso che mi ha fatto quando ho portato a casa lui, il mio uomo. 
Buon viaggio Mery.
Fa il favore chiedi a quelli lassù di darci un occhio e un po' di pace. 
E vedi di fargli un po' di tagliatelle coi ceci, che per me t'hanno chiamato anche per quelle. 
Io faccio la PiadaAllaMery, non si sa mai che ti vien voglia di venirmi a trovare.
Ciao