venerdì 4 maggio 2012

VolevoTelefonarTiEMiSonoAccortaDiNonAvereIlTuoNumeroDiTelefono.Cavolo.

Volevo dirvi che esisto, che penso, che vorrei scrivere molto, ma che ho il tempo di un bacio sfiorato, finto, sotto la pioggia e son giorni che non piove.
Insomma ho quel tempo lì.
All'incirca niente. Più o meno troppo, perchè riesco a pensare comunque.

Mi alzo comunque di notte con gli occhi sbarrati e mi chiedo, che diavolo avrò da fare domani.
Comincio a dimenticare gli impegni, a non ricordarmi i nomi, a pensare che forse è meglio studiare da soli.
Finisco per pensare che ho delle mani molto belle, peccato per lo smalto.
E se scrivo con la sinistra poi divento ancora più sexy mentre ti guardo lasciarmi un bigliettino con scritto una frase che diventerà il mio sfondo.

Ti guardo, mi guardi, tutto si trasforma niente si distrugge, parecchie cose si rompono, tipo le mie palle.
Mi si rompono quando sento ribollire la pentola di fagioli, quando non si fa niente per cambiare una situazione di tribolazione.

Poi penso che io ho cambiato. Dovrebbero farlo anche gli altri. Oltre ad essere difficile da soddisfazione.
Ti metto lo smalto se vuoi, con la sinistra, ti faccio vedere che posso legarmi i capelli e posso stare sdraiata e passeggiare fuori a primavera.

Credo che mangiarsi sfacciatamente un ananas, mentre si odora un barattolo di olive, farebbe cambiare la vita a chiunque, se non lo facesse dal 2001.

Ho mal di piedi. Ho il cervello stanco.
Sono le 0.30 e non ho sonno.
Non ho ancora terminato le pile e vorrei dirvi dei post-it lasciati sul mio braccio mentre dormo.
Vorrei dirvi che se vi capita di telefonarmi, fatelo. Lo preferisco e mi piace.
Vorrei dirvi poi, che il mondo in questo momento è molto yeah. Magari domani cado in depressione. Ma intanto il mondo è molto.

Perchè lo guardo, perchè lo sento e perchè me lo annuso.

Oggi una signora, esperta di comunicazione non verbale, mi ha chiesto che cosa farò quando avrò laurea e altro in mano.
Recitava con un sorriso splendidosplendente: "E allora che cosa pensi di fare nel tuo prossimo futuro?"
Echetelodicoafare come mi è uscita la frase: "Credo che mi ci tufferò di testa. No scusi, tolga il credo. Lo farò sicuramente!" 
Avrei dovuto dirgli altro forse, ma credo che ogni cosa sia inutile quando ti brillano gli occhi.
Credo che bisogna crederci e innamorarsi delle cose. Delle persone è discutibile.
Ma se non ci credi, cazzo ci fai qui dentro con me?


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